Hotel San Marco Acqui Terme

Il Territorio

Acqui Terme sorge nella zona sud-orientale dell’alto Monferrato sulla sponda sinistra del fiume Bormida, che, dopo la confluenza dei due rami di Spigno e di Millesimo, si apre la strada verso la pianura di Alessandria, tra colline dolcemente ondulate.

La città sorge in una posizione strategica all’incrocio di alcune strade importanti: la statale del Turchino che va da Asti a Nizza Monferrato, Acqui, Ovada e Voltri e quella della Val Bormida che da Alessandria porta fino a Savona, attraverso il Colle di Cadibona; infine quella del Sassello, da Acqui a Varazze e Savona per il Colle del Giovo, un percorso panoramico ma ricco di curve.

Il nucleo più antico è il Borgo Pisterna, adiacente al Borgo Nuovo e al Borgo San Pietro: rappresentano assieme l’attuale centro della città, che si è poi via via andato sviluppando sia verso la pianura che verso la collina. In epoca più recente e al di là del fiume Bormida si è sviluppata la zona termale e dei Bagni, con l’Hotel Antiche Terme, sede di un grandioso parco, gli stabilimenti termali e numerosi alberghi, e le frazioni di Ovrano e Lussito.

Monumenti e luoghi d’interesse

La Bollente

Il primo appuntamento per chi arriva nella città è la visita a Piazza della Bollente, sul lato del centralissimo corso Italia. Qui, al centro della piazza, è posta un’edicola marmorea ottagonale, realizzata nel 1879 dall’architetto Giovanni Cerutti, che circonda una fonte termale da cui sgorga l’acqua bollente e curativa: 560 litri al minuto a 74,5 °C di un’acqua sulfureo-salso-bromo-iodica.

Una leggenda narra che i bambini appena nati fossero portati alla fonte per esservi immersi per un attimo: se ne uscivano vivi, meritavano l’appellativo di “sgaientò”, ossia scottati.

Chiesa di San Pietro

La chiesa di San Pietro, nota anche come chiesa dell’Addolorata, ha origini paleocristiane. Venne quasi integralmente ricostruita tra X ed XI secolo in stile romanico quando vi si stabilì un’abbazia benedettina.

Profondamente trasformata nel XVIII secolo, fu restaurata (e parzialmente ricostruita in stile neo-romanico) negli anni trenta del XX secolo. Restano originali la navata centrale e parte delle navate laterali, le absidi e il campanile a pianta ottagonale.

Cattedrale di Santa Maria Assunta

La cattedrale di Santa Maria Assunta fu costruita a partire dal X secolo e consacrata nel 1067 dal vescovo Guido, venerato come santo patrono della città e della diocesi. Si tratta di un edificio romanico con pianta a croce latina originariamente a tre navate, divenute cinque nel XVIII secolo. L’interno presenta decorazioni settecentesche ed ottocentesche: sono notevoli l’altare barocco di san Guido d’Acqui e il trittico della Annunciazione o della Madonna di Monserrat del pittore catalano Bartolomeo Bermejo (fine XV secolo).

Piazza Italia

Chiesa di San Francesco

Poco distante dalla Bollente sorge la chiesa di San Francesco (già di San Giovanni), anticamente collegata ad un convento francescano di cui sopravvivono, ad essa adiacenti, due chiostri quattrocenteschi.

La chiesa fu quasi integralmente ricostruita (tranne l’abside e il campanile gotici) in stile neoclassico a metà del XIX secolo.

Oltre ad un pregiato portone ligneo dello scultore Giulio Monteverde (1837-1917) presenta una monumentale facciata con grande timpano e l’interno con volta a botte, affrescata da Pietro Ivaldi da Ponzone detto “Il Muto”.

Vi si conserva una tela di Guglielmo Caccia Moncalvo.

Castello dei Paleologi

Il castello dei Paleologi è citato per la prima volta 1056; venne ricostruito nel XV secolo dal marchese di Monferrato Guglielmo VIII Paleologo.

Con l’utilizzo della polvere da sparo divenne inadeguato dal punto di vista difensivo e fu più volte danneggiato ed espugnato. Parte del castello ospita il Museo Archeologico comunale che custodisce numerosi reperti, soprattutto di epoca romana rinvenuti nei dintorni della città.

È inserito nel sistema dei “Castelli Aperti” del Basso Piemonte.